Rieti. Con Superabilità ODV, per vivere a pieno la propria vita
RIETI. SuperAbilità ODV, associazione nata nel Marzo 2010 da un gruppo di familiari di persone diversamente abili, ha da sempre lo scopo di tutelare e promuovere i diritti e il miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità e dei loro famigliari, cercando di superare gli stereotipi culturali legati al mondo della disabilità e costruendo, valorizzando, potenziando nuove abilità, attraverso attività socio-ricreative, culturali e formative.
Nonostante la pandemia, l’associazione non ha mai smesso di rappresentare una grande opportunità, a tratti l’unica, per sostenere e contrastare l’isolamento dei propri beneficiari, organizzando per loro attività volte a occupare in modo costruttivo il tempo libero e favorire l’integrazione e l’autonomia.
L’orto, gli animali, il cibo
Dal 2021, una di queste è stata l’attuazione del progetto GreenAble, finanziato dalla Regione Lazio, attraverso l’avviso pubblico Comunità Solidali 2019 (Det. n. G14771 del 07/12/2020). è stato portato a compimento nonostante gli alti e bassi e le complicazioni dovute anche al fatto che, ad esempio, non è stato possibile svolgere le manifestazioni che erano previste dal progetto, a causa del Covid-19.
Il progetto, svolto in partenariato con l’Istituto Tecnico Agrario dell’IIS Luigi di Savoia, ha visto i ragazzi di Superabilità, supportati da personale specializzato e dai volontari dell’associazione, impegnati nell’azienda agraria dell’Istituto, imparando a coltivare l’orto, interagire con gli animali, e trasformare i prodotti in ottimi cibi.
I partecipanti hanno avuto prima una formazione specifica sul ciclo di vita delle piante, elementi di base per le tecniche di coltivazione e cura degli animali, nel rispetto delle regole sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e per la manipolazione degli alimenti.
SuperAbilità Odv, una seconda famiglia
Partita a gennaio 2020, l’attività è stata in alcuni periodi discontinua, a causa delle chiusure imposte dai vari Decreti per il contenimento della diffusione del Coronavirus, tuttavia, SuperAbilità ODV, nella persona del suo presidente Felice Dionisi, si ritiene molto soddisfatta dei buoni risultati raggiunti. «Un bellissimo momento», racconta il presidente, «è stata la riapertura delle attività a giugno 2021, quando abbiamo re-incontrato i ragazzi e le loro famiglie, carichi di positività e voglia di fare, con la gioia di potersi finalmente re-incontrare. Per molti di questi ragazzi, che da anni partecipano alle nostre proposte, l’associazione è una seconda famiglia. Con noi vengono al mare, in montagna, con noi sperimentano momenti di vita autonoma lontani dalla propria famiglia, e ovunque andiamo si sentono a casa. Di questa opportunità, ringraziamo la dirigente dell’Istituto, professoressa Raffaella Giovannetti, il professor Domenico Quirini, e tutto il personale scolastico coinvolto: con noi hanno creduto fin da subito al progetto quando lo abbiamo presentato in Regione.»
È proprio per questo, perché le buone pratiche vanno consolidate e portate avanti, che la collaborazione tra l’associazione e l’Istituto Tecnico continuerà anche dopo la chiusura del progetto e del finanziamento regionale dello scorso 8 febbraio 2022, attraverso i fondi, tra cui il 5 per mille, e i contributi che l’associazione riceve.
Vivere a pieno la propria vita
Ma SuperAbilità Odv non si ferma mai, e nonostante la pandemia: eccola pronta a sperimentarsi in una nuova attività. Questa volta l’obiettivo è l’inclusione sociale e l’integrazione di persone con disabilità e minori in condizioni di svantaggio economico, sociale e culturale. Grazie a un nuovo finanziamento della Regione Lazio (Avviso Pubblico Comunità Solidali 2020, DD n. G16262 del 23/12/2021), lo scorso 26 gennaio 2022, col sostegno del Comune di Cittaducale, l’ASD Bocciofila di S.Rufina e l’ASD Karate Kodokan, ai ragazzi partecipanti verrà offerta l’opportunità di sperimentarsi ed acquisire abilità motorie nelle attività sportive svolte da queste associazioni, e di divertirsi nei momenti di aggregazione proposti, nell’ottica del gioco e del divertimento di squadra, attraverso cui si apprendono molte soft skills, che si apprendono molto più in questo tipo di attività che a scuola.
Come sostiene Emma, volontaria e zia di una di queste bravissime ragazze, questo lavoro e questo progetto, rappresentanto oggi anche «un sostegno al disagio sociale e psicologico che sta affliggendo le famiglie, che spesso devono contare solo sulle proprie forze per supportare i propri familiari con disabilità, e che vedono una progressiva diminuzione di servizi efficienti e stabili messi a loro disposizione, per consentire, come dovrebbe essere diritto di tutti e tutte, di vivere a pieno la propria vita, sentendosi non un peso ma un’opportunità, come succede oggi a questi ragazzi e i bambini che parteciperanno».
Articolo di Serena e Giorgia Brandi su “Reti Solidali”