“Quando la paura continua”: vademecum per le vittime della guerra in Ucraina
Nell’ambito del progetto “FAMI Castle: Social care ed empowerment di rete” che ha come obiettivo il rafforzamento delle capacità degli operatori di intercettare e gestire i bisogni di persone migranti in condizioni di vulnerabilità psicosociale, è stato ideato e prodotto l’opuscolo “Quando la paura continua”, un vademecum rivolto alle persone vittime della guerra in Ucraina, ai loro parenti, amici e a tutti coloro che hanno vissuto il trauma in modo diretto o indiretto.
Redatto dalla piscologa dell’équipe di ATS Associazione Tuscolana Solidarietà, dott.ssa Maria Mancini, esperta in psicologia dell’emergenza, e condiviso con le persone che vi operano, l’opuscolo ha l’obiettivo di esplicitare, in maniera semplice e chiara, le reazioni comuni che le vittime della guerra hanno vissuto o che stanno vivendo tuttora, come sensazione di insicurezza e di incertezza verso il futuro, impotenza, difficoltà di concentrazione, rimuginio mentale, sensi di colpa, e, nello stesso tempo, di presentare le strategie per fronteggiare questa situazione inconsueta e minacciosa.
L’opuscolo, tradotto da Nataliya Havrylyak, volontaria ucraina, e realizzato graficamente dal CSV Lazio con illustrazioni molto semplici, è stato concepito come un ausilio per i profughi Ucraini ed apprezzato, proprio per la chiarezza della grafica e la tranquillità espressa dalle immagini.
L’intercettazione tempestiva del bisogno è il risultato della rete costituitasi sul territorio, a seguito dell’azione di mappatura prevista dal progetto Fami Castle, in particolare grazie al contatto personale e alla collaborazione avviata da tempo tra le operatrici dell’associazione ATS e il Monastero ucraino di rito Cattolico Bizantino di Castel Gandolfo, che nonostante le difficoltà pratiche allo scoppio della guerra si è attivato immediatamente, supportato dal volontariato della zona, per accogliere una cinquantina di persone – divenute oggi sessanta.
Destinatarie dell’opuscolo, le strutture e le famiglie, in costante aumento sul territorio dei Castelli Romani, che accolgono profughi ucraini. Grazie al supporto delle tre organizzazioni partner, si procederà alla distribuzione del materiale e all’organizzazione di incontri sul tema.
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