CSV Lazio dice no all’obbligo del regime Iva per le associazioni
Il 4 Dicembre è stato approvato al Senato il Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2022 che che impone alle associazioni di volontariato, dal 1 gennaio 2022, di essere assoggettate al regime IVA, pur non svolgendo alcuna attività commerciale. Un notevole aggravio burocratico e un costo in più. Dure le reazioni del mondo del Terzo Settore.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella – ha commentato Chiara Tommasini, Presidente CSVnet, durante la Giornata Internazionale del Volontariato del 5 dicembre – ha ricordato nel suo messaggio per la giornata del 5 dicembre come le istituzioni, locali e nazionali, abbiano nei volontari e nelle loro associazioni degli ‘importanti alleati nell’affrontare i cambiamenti che si rendono necessari per costruire una società migliore’. Nello stesso momento il Senato approva un emendamento, in sede di conversione del DL fiscale, che impone alle associazioni, dal 1 gennaio 2022, di essere assoggettate al regime Iva, pur non svolgendo alcuna attività commerciale”.
“Abbiamo fiducia che le forze politiche sapranno trovare una soluzione che eviti di costringere il terzo settore ad ulteriori costosi obblighi adempimentali – aggiunge la presidente di CSVnet -. Ma soprattutto ci auguriamo che le stesse forze politiche e le istituzioni a tutti i livelli comprendano il senso dell’azione del terzo settore e, in linea anche con le parole del Capo dello Stato, sappiano coinvolgerlo, tramite le sue rappresentanze nazionali, in opportune interlocuzioni prima di procedere a decisioni che impattano in modo così forte sulla sua operatività. Non è più accettabile trovarsi a rincorrere gli emendamenti dell’ultima ora che colpiscono un settore così importante per il Paese. Comprendiamo che talvolta emerga l’esigenza, da parte del legislatore, di fare alcune scelte anche per venire incontro alle armonizzazioni, soprattutto in materia fiscale, con le direttive comunitarie, ma tali scelte devono essere anticipate da una adeguata interlocuzione e noi siamo sempre disponibili e pronti al confronto”.
A questa linea si è associata Paola Capoleva, presidente del CSV Lazio: “Il volontariato è una straordinaria energia, che spinge verso la sostenibilità sociale, ambientale, economica, verso un diverso modello di sviluppo: questo è ciò che esprime con il proprio impegno. Una straordinaria energia che chiede alla pubblica amministrazione maggiore riconoscimento e più condivisione, anche con percorsi di co-programmazione e co-progettazione. E che non può essere “tassata” dall’Iva come invece ha previsto il senato. È questo un provvedimento che va ritirato, per non rendere vani i tanti sforzi che le associazioni svolgono ogni giorno per accogliere, sostenere e includere nelle comunità ogni persona». Concorda Renzo Razzano, vicepresidente del CSV Lazio, che ha aggiunto: “Con questa norma non sono a rischio solo tante piccole associazioni di volontariato, ma anche le associazioni di promozione sociale, soprattutto quelle di dimensioni minori. È necessario intervenire”.