A Fondi una giornata di solidarietà, tra coperte da donare e povertà educativa
Domenica scorsa le gradinate dell’anfiteatro di Fondi sono state rivestite completamente di oltre 2.000 coperte del “Progetto Cuore”, provenienti da tutta Italia. E l’evento è stato l’occasione per rilanciare il Patto di territorio per il contrasto alle povertà educative.
«L’associazione Progetto Cuore, che prende il nome dallo stesso progetto, riunisce 8.500 donne di tutta Italia che fanno le “mattonelle”: quadrati di coperte che vengono assemblati da un’unica donna, Gabriella Capotosto, la presidentessa dell’associazione, che ha sede a Fondi. Queste coperte vengono donate a reparti di neonatologia e oncologia degli ospedali italiani», spiega Rosaria Scognamiglio, operatrice della Casa del Volontariato del Sud Pontino di CSV Lazio.
“Progetto Cuore” è nata da un gruppo Facebook, che si è ampliato sempre di più. «Le donne che fanno parte del progetto condividono la volontà di fare beneficenza e la passione per il lavoro a maglia, coordinandosi. Le mattonelle vengono preparate e inviate a Fondi: messe insieme formano tante coperte. Decidono insieme il colore, il punto e le donano agli ospedali, grazie ad accordi con le Asl locali. Ad esempio, il reparto oncologico per bambini di Bari vuole tutte coperte gialle: un tocco di colore per i piccoli ricoverati. Le volontarie del “Progetto Cuore” fanno coperte anche per dormitori e realizzano anche altri lavori a maglia a chi ne ha bisogno».
Contro la povertà educativa
L’evento è stata un’occasione per il CSV per invitare anche altre associazioni della provincia di Latina e coinvolgerle nel contrasto alla povertà educativa. Il CSV è infatti capofila del progetto per il contrasto alla povertà educativa “Tutti a scuola”, finanziato dall’impresa sociale Con i bambini. L’evento del 12 a Fondi ha aperto un percorso in tre tappe che porterà alla costituzione della Cabina di Regia e del Tavolo intercomunale per la lotta alle povertà educative nella Provincia di Latina. «A luglio, insieme i Comuni della provincia, scuole, associazioni hanno sottoscritto un Patto di territorio per il contrasto alle povertà educative, intitolato “Le parole e le idee possono cambiare il mondo. Un patto può cambiare la comunità”», ricorda Scognamiglio.
L’importanza della rete
La sottoscrizione del Patto di territorio per il contrasto alle povertà educative avviene sempre in concomitanza di una festa, di un incontro.
Le prossime date previste sono il 16 settembre a Latina e il 24 a Gaeta. «L’Università di Cassino è partner scientifico del progetto “Tutti a scuola” e supporta la realizzazione di una metodologia per una progettazione partecipata», afferma Rosaria Scognamiglio. «Cerchiamo di costruire una rete sociale per il contrasto alle povertà educative; la rete condivide finalità, collabora in modo stabile e avvia dei percorsi di co-programmazione e co-progettazione. Si programmano delle azioni di intervento per rispondere in maniera efficace ai bisogni sociali emergenti e lo si fa in rete, che è un sistema più efficace di risposta ai bisogni sociali rispetto alla risposta data da un soggetto unico, isolato dagli altri soggetti che operano intorno a quell’argomento».
Questo è evidente anche nel caso del contrasto alla povertà educativa: «Ad esempio, se alle esigenze di un ragazzo in povertà educativa risponde la scuola da sola, senza l’intervento dei servizi sociali e senza il supporto di un’associazione che può dare un aiuto, non otterrà, probabilmente, una risposta efficace e non si razionalizzano le risorse, né in termini di competenze da mettere in campo né in termini economici».
La prossima tappa
È però difficile mettere insieme persone di provenienza diversa a lavorare insieme in un unico obiettivo, per questo l’Università di Cassino elabora metodologie di progettazione partecipata. «L’Università ci accoglierà il 24 settembre a Gaeta, in occasione della Notte Europea dei Ricercatori, nella sede del Castello Angioino. Per quest’evento, dalle ore 15:00 alle 19:00, inviteremo tutte le scuole della provincia di Latina per chiedere l’adesione al Patto provinciale per il contrasto alle povertà educative. Le scuole che sottoscrivono il Patto si impegnano a collaborare per rispondere in maniera sinergica e sistemica agli altri percorsi di co-programmazione e di co-progettazione».