Progetto FAMI Castle: social care ed empowerment di rete
Dopo Ipf Onlus Albano Ariccia e Associazione Tuscolana Solidarietภchiudiamo il giro di presentazioni delle tre organizzazioni di volontariato partner del progetto FAMI Castle Sociale Care ed Empowerment di rete con la presentazione dell’associazione Confraternita di Misericordia di Ariccia
Il Presidente Fernando Nasoni ci racconta l’associazione¸ la sua storia e quali sono i suoi scopi sociali:
La Confraternita di Misericordia di Ariccia è un’organizzazione di volontariato fondata nel dicembre 1994 per iniziativa di un piccolo gruppo di giovani¸ prima di tutto amici¸ storicamente legati alla parrocchia del Santuario Santa Maria di Galloro. Proprio questo contesto culturale maturò l’idea di dare un nuovo valore al tempo che ognuno di noi aveva a disposizione dedicandolo alla cura e al sostegno del prossimo. I principi ispiratori che ci muovevano erano condivisi da un’antica realtภche aveva le sue radici in Toscana: la Misericordia. Fu così che nacque l’allora “Confraternita di Misericordia più giovane d’Italia”.
L’Associazione nasce inizialmente con un’inclinazione verso il sociale¸ concentrandosi¸ nei primi anni¸ nell’assistenza domiciliare ai disabili¸ ma anche in attività di carattere nazionale portando aiuto durante l’alluvione in Versilia nel 1996 e il terremoto nelle Marche del 1997.
L’arrivo della prima ambulanza¸ l’aumento dei volontari¸ grazie anche ai corsi di primo soccorso organizzati dall’associazione e ai volontari in servizio civile¸ hanno permesso di soddisfare ancor più le esigenze del territorio¸ nonché di ampliare ulteriormente il campo di azione.
Negli anni il messaggio di carità si è diffuso: l’associazione è cresciuta e con lei anche i giovani che l’avevano fondata e che tuttora ne fanno parte insieme ad un grande numero di altri volontari. Al contempo anche la collaborazione con le altre realtà del territorio si è consolidata dando vita a vari progetti sul territorio come il progetto FAMI Castle.
Attualmente la Confraternita di Misericordia di Ariccia è impegnata sia nell’ambito sanitario con il trasporto infermi con ambulanza da e per le strutture sanitarie territoriali che nell’ambito sociale con servizi di accompagnamento e la distribuzione di beni di prima necessità alle persone in difficoltà. Quest’ultima attività negli anni si è ulteriormente sviluppata dando vita ad un centro di ascolto¸ presso la nostra sede operativa¸ dov’è possibile ricevere sostegno non solo materiale ma soprattutto morale. Con la presa in carico delle storie di sofferenza e bisogno¸ l’orientamento verso una rilettura delle reali esigenze¸ si ricercano insieme all’utente le soluzioni più indicate e i servizi più adeguati presenti sul territorio.
Parliamo ora con Cristiana Russo¸ Coordinatrice per la Confraternita di Misericordia di Ariccia del progetto Fami Castle.
Il 29 Settembre scorso si è svolto il Focus Group del progetto per discutere il modello operativo di accoglienza della persona straniera con disagio psicosociale. E’ stata la prima occasione di confronto e condivisione pubblica con una platea variegata
Quali sono le vostre riflessioni alla luce di quanto emerso nei lavori del Focus?
Il focus group non è stato solo il momento dedicato alla riflessione sull’operatività del progetto Castle ma ha anche offerto l’opportunità per un incontro “interculturale” tra organizzazioni che parlano linguaggi differenti – i servizi pubblici e il terzo settore- ma hanno in comune l’obiettivo di accogliere¸ tutelare¸ orientare e supportare le persone. Il conflitto tra punti di vista differenti è inevitabile ma se accolto¸ gestito e trasformato¸ è utile per comprendere i bisogni¸ gli interessi¸ il potere e l’influenza delle organizzazioni che sono coinvolte nel progetto. Trovare lo spazio e il tempo per confrontarsi¸ ascoltare¸ comprendere e conoscersi meglio¸ rappresenta una grande opportunità di mediazione e di reale condivisione e costruzione della sperimentazione. Il progetto¸ quindi¸ oltre a sperimentare un modello di servizio integrato¸ costruirà nel contempo una collaborazione più efficace tra pubblico e privato sociale.
Relativamente al piano operativo del servizio integrato per l’accoglienza¸ l’ascolto e la presa in carico dei cittadini di Paesi terzi in situazione di vulnerabilità psico-sociale¸ dal produttivo lavoro dei gruppi sono emerse diverse proposte¸ anche molto creative¸ di definizione e di miglioramento del modello e della formazione degli operatori che parteciperanno alla sperimentazione. E’ importante ringraziare tutti i partecipanti poiché¸ come qualcuno ha evidenziato nel gruppo coordinato dalla Confraternita di Misericordia di Ariccia¸ chi partecipa a questi momenti di confronto ha già dimostrato la sua volontà di raccogliere la sfida.
Per informazioni: Confraternita di Misericordia di Ariccia [email protected]