Nuova Consulta del servizio civile: Sui fondi servono fatti concreti
Con un decreto del ministro per le Politiche giovanili è stata costituita il 21 luglio la nuova Consulta per il servizio civile universale¸ in base ai criteri di rappresentatività stabiliti nel 2017 dal decreto legislativo che regola il settore (40/2017). Tra i suoi 23 membri entra per la prima volta CSVnet.
Si tratta di un riconoscimento importante per l’associazione nazionale dei centri di servizio per il volontariato¸ che nelle scorse settimane¸ tramite il suo ufficio nazionale¸ aveva tra l’altro coordinato la presentazione di ben 218 progetti sul nuovo bando¸ redatti da 15 Csv accreditati di 11 regioni¸ i quali offrono ai giovani un totale di 2.824 posti per il servizio civile. La rete è inoltre presente in Consulta anche tramite il Csv dell’Abruzzo.
Il primo incontro di questo organismo si svolgerà mercoledì 29 luglio¸ in un periodo di particolare e diffusa inquietudine. Anche CSVnet condivide infatti la “diffusa preoccupazione¸ – spiega il presidente Stefano Tabò¸ – per la carenza di risorse necessarie al pieno e corretto avvio del nuovo servizio civile universale. Si rischia di non corrispondere ai segnali provenienti dal sistema territoriale sviluppatosi in questi anni¸ e che solo per il prossimo anno ha presentato richieste per l’impegno di quasi 68 mila giovani: per essi al momento si è ben lontani dall’avere le necessarie coperture economiche”.
Una situazione¸ sottolinea Tabò¸ che “si rafforza sia con il parere della Commissione Colao¸ che aveva proposto (scheda 102) il deciso potenziamento del servizio civile¸ sia soprattutto con le dichiarazioni del ministro Spadafora e l’impegno dello stesso presidente del Consiglio Conte in questo senso: è il tempo che le dichiarazioni si trasformino in fatti concreti che permettano di assicurare nei prossimi anni il contributo costante dei giovani più sensibili al rilancio dell’Italia e che tanto si sono impegnati anche nel periodo più acuto dell’epidemia di Covid-19”.
CSVnet ricorda¸ a questo proposito¸ che sono stati oltre 3.200 gli operatori volontari impegnati nei mesi di marzo e aprile nelle zone più colpite¸ a cui se ne sono aggiunti altri 16 mila dal 16 aprile “Nella riunione di mercoledì prossimo¸ – conclude il presidente¸ – porremo con forza la questione e siamo convinti che si potrà giungere a un orientamento positivo verso le giovani generazioni”.
Tornando alla Consulta¸ 9 componenti sono scelti tra gli enti iscritti all’Albo di servizio civile universale¸ 3 sono designati dalla Conferenza delle regioni¸ 3 dall’Anci¸ 4 in rappresentanza degli operatori volontari¸ 4 nell’ambito dei coordinamenti tra enti: tra questi appunto CSVnet¸ che ha indicato Ivan Nissoli (presidente del Csv di Milano) e come supplente Antonio D’Alessandro (vicepresidente del Csv Lazio). La composizione completa è a questo link.
(Comunicato Stampa CSVnet – 24 luglio 2020)